[jack]

Anche Girifalco , dopo Borgia e Catanzaro sara' governata fino a prossime elezioni da un commissario prefettizio.
Giunge notizia che questa sera in un noto studio Notarile di Catanzaro nove consiglieri comunali del comune di Girifalco hanno firmato le dimissioni , di conseguenza il nostro Sindaco non ha piu' la maggioranza. Da domani dopo le procedure di rito , non avremo piu' un' amministrazione che ci governa ma presto arrivera' un commissario nominato dal Prefetto.

[FALCONIERE]

http://idvgirifalco.blogspot.com/ ci dobbiamo preparare allora?

[jack]

Dopo soli due anni cala il sipario amministrativo sull'era Signorello
Intanto ieri un gruppo di nove consiglieriaveva già predisposto un documento di sfiducia

La fine dell'avventura amministrativa per la compagine al governo del Comune di Girifalco, a poco più di due anni dall'elezione, verosimilmente avverrà questa mattina quando nella segreteria comunale il sindaco Rocco Signorello presenterà le proprie dimissioni da primo cittadino, prima ancora che nove consiglieri presentino e protocollino il documento di sfiducia firmato da 5 consiglieri di minoranza e 4 di maggioranza.
O dimissionario o dimissionato, la fine della corsa è arrivata. Ieri pomeriggio, infatti, i nove consiglieri si sono portati nello studio notarile della dottoressa Carmen Infantino e tutti insieme hanno redatto un documento con il quale sfiduciano il primo cittadino Rocco Signorello. Le dimissioni determineranno a norma di legge la caduta del sindaco e, di conseguenza, la fine del mandato consiliare del Comune delle Preserre catanzaresi. Eletto nell'aprile del 2008, a seguito di una campagna elettorale che lo aveva visto contrapposto all'ex assessore provinciale Maurizio Siniscalco, Rocco Signorello ha governato, fino ad oggi, una compagine composta da Partito democratico, Udc e Sinistra Arcobaleno alla quale si erano aggiunti alcuni elementi ex Forza Italia.
Un amalgama che aveva fatto della contrapposizione al metodo amministrativo derivante dai dieci precedenti anni dell'attuale consigliere provinciale Mario Deonofrio, un punto cardine dell'azione amministrativa, ponendo come prioritaria una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato. Un programma che, ripartendo dai partiti, avrebbe dovuto ridare proprio a questi la gestione politica della vita amministrativa di Girifalco. Ma proprio dai partiti cominciavano, pochi mesi dopo le elezioni e la formazione della giunta, i primi problemi. Dava le dimissioni, dopo un travaglio personale e politico di alcune settimane, infatti, uno degli uomini cardine dell'amministrazione, Salvatore Vonella, che ricopriva la carica di vicesindaco in quota Udc e che, qualche tempo dopo, lasciava anche la maggioranza in polemica diretta con il proprio partito, e con il suo leader locale, Francesco Pilieci, reo di avergli preferito, per la carica di secondo cittadino, la figura di Giovanni Stranieri, che andava ad accorpare la carica di assessore al Bilancio con quella di vicesindaco. Un primo terremoto al quale ne seguivano altri di non minore intensità, come il fallimento dell'attività amministrativa legata ai Lavori pubblici, retti da un assessore del Partito Democratico, Rocco Tolone. Pur partito con le migliori speranze di cambiamento e novità, Tolone dava le dimissioni anch'egli durante le ultime elezioni regionali, dopo aver subìto un attentato alla propria automobile e aver visto la propria attività assessorile infrangersi contro le indubbie difficoltà di gestione che implica un paese come Girifalco, ma anche in polemica con il proprio partito, dopo essere passato armi e bagagli nelle file di "Noi Sud", schierandosi con l'aspirante consigliere regionale Nando Cosco dietro la bandiera del centrodestra.
Si aggiungevano sulle spalle del sindaco Signorello, oltre agli strali quasi quotidiani dell'opposizione, alcune decisioni politiche di un certo peso come quella di portare a sei il numero di assessori della Giunta comunale - una mossa in assoluta controtendenza con quanto stabilito al momento dell'elezione - che era stata vista come un estremo tentativo di salvare la legislatura allargando il consenso in consiglio comunale, ma che aveva portato all'uscita dalla maggioranza di Vincenzo Olivadese, ufficialmente per contrasti politici con il suo stesso gruppo del Pd, ma forse anche per essere rimasto fuori dalle scelte dell'ormai ex sindaco. La questione dell'eolico, con il carico di attenzione mediatica arrivata su Girifalco e sul suo sindaco, non contribuiva certo a rasserenare gli animi, aggiungendo fuoco alla già consistente pira sulla quale bruciava la breve vita dell'amministrazione Signorello e alla quale dava ancora più benzina la questione controversa dei rimborsi delle spese di missione del vicesindaco Stranieri, accusato dall'opposizione di spendere troppo per i viaggi istituzionali a Catanzaro. Le tensioni erano apparse evidenti, tuttavia, nei mesi scorsi, quando l'approvazione del bilancio aveva visto appoggiare Rocco Signorello solo nove amministratori su diciassette, riducendo la differenza tra i due gruppi ad un solo consigliere. Consigliere che ieri deve aver deciso che era ora dfi porre fine alla fiducia al Sindaco ed alla sua Giunta, firmando davanti al notaio, con gli altri, le dimissioni ne concludendo la breve e travagliata storia amministrativa. Resta ora, in attesa del Commissario prefettizio, da capire per quanto tempo Girifalco starà senza consiglio comunale, e se per conoscere il nome del prossimo sindaco - che si spera avrà maggior fortuna di Signorello - si debba attendere ottobre o, più probabilmente, la prossima primavera.

Pietro Danieli
BORGIA



r&p http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=88138&Edizione=9&A=20100622

[mimì]

La notizia era nell'aria da un po...certo non fa piacere a prescindere dagli schieramenti politici personali... Scusate l'ignoranza sulla questione: il nome dei 4 consiglieri di maggioranza rimarrà top secret o sapremo chi e perchè ha agito in questo modo? nel senso nel documento redatto a cospetto del notaio oltre ai nomi compare una motivazione?

[bourbaki]

Mimì quanti ca zzi vua sapira! I nostri giornalisti locali una volta che hanno avuto occasione di scrivere “il grosso centro delle preserre catanzaresi” sono contenti, se poi l’articolo non dice nulla o mancano dei nomi o dei perché non è importante! ti pare che un giornalista ha notizia di un consigliere che firma da un notaio il suo mancato appoggio al signor sindaco e si scomoda di andare dal consigliere a chiedergli perché? O perché adesso? L’importante è: nel grosso centro delle preserre catanzaresi…, senti come è altisonante?

E di certo, nonostante il post di fragolino dell’altro thread, il perché non sta nel vento e nell’eolico, sull’eolico consiglieri di minoranza, maggioranza e sindaco dimissionario o dimissionato si trovano compatti nel non trovare anomalie.

[mimì]

E' vero... troppu ca zzi!!! Ma sarebbe interessante sapere il perchè il per come e come dici tu xchè adesso...non tanto per le banalità che scriverebbero...tanto per vedere da "chi" (non inteso come persona fisica...) vengono queste spiegazioni... buon senso vorrebbe che ciò fosse pubblico, buon senso...ma forse è compromettente...perchè? ah, sicuramente coloro i quali hanno contribuito al fallimento della giunta, sia con il documento firmato c/o il notaio, sia per la loro "attività" comunale saranno ai nastri di partenza alla prossima tornata elettorale, quindi perchè dire perchè o per come... potrebbe essere il classico "rastrhiaddu chi i pista nddhe gangulari"!!!

[Fragolino]

io intendevo che se ne sono andati via col vento, non che ne sia causa...
comunque, la solita accozzaglia ingestibile tipica dei governi di centro-sinistra...
uniscono Pigs&Dogs (felice espansione dell'acronimo PD, ad opera di MeryV... ), che presi singolarmente scannerebbero ognun'altro tra loro stessi, ma tutti insieme sono accomunati dall'avversione al male comune: il NEMICO... vedi esimi loro colleghi nazionali... poi, a quagliare non quagliano, ma si squagliano, o si uniscono con saltimbanchi dal poco peso politico e dalla tanta disponibilità... risultato? ecco...

[FALCONIERE]

[Fragolino]

falconiè, l'accozzaglia tua manco è in parlamento: è ntrè mmundizzi...

e la differenza è che dove non si quaglia, UNO comanda e detta le impostazioni di governo... trovami un governo recente che sia arrivato a 5 anni! Ah sì, il precedente di Mr.B...

p.s.: ntra nu gaddhinaru nu gaddhu sulu pò stara... u sapa u cchiù cunnu dei contadini...

[FALCONIERE]