Via Antonio Migliaccio
Viale A. Migliaccio, come tale, prima degli anni ‘60 non esisteva. Era il tratto terminale della strada, allora, provinciale per Catanzaro. Gli anziani dicono che dove hanno inizio Via Cola di Rienzo e Via Risorgimento vi era un’edicola con l’immagine della Madonna delle Grazie ed accanto sorgeva un alto noce americano. Ancora avanti vi erano due trappeti: l’uno di proprietà della famiglia De Stefani, l’altro dei fratelli Cesare e Gregorio Tolone; il primo, come costruzione resiste, l’altro ha subito delle modifiche e destinato ad abitazione. Attaccato al trappeto della famiglia De Stefani vi era un mulino. La Chiesa dell’Annunciata, praticamente, era fuori del paese ed isolata nella campagna, Il 25 marzo, nella ricorrenza dell’Annunciazione a Maria, a cura della Confraternita del SS. Rosario, si faceva la processione, si portava la statua della Madonna e si celebrava la Santa Messa. Dicono che nei pressi di questa chiesetta vegetava un arbusto e con i suoi rametti, in quel giorno, per devozione, i fedeli facevano le crocette. Agli inizi del secolo, “ai Potedda”, vi era una posta, una stazione per carrozze adibite a servizio pubblico, da e per Catanzaro e il servizio era gestito dalla famiglia Carolei che abitava nel palazzo ora di proprietà della famiglia Catuogno. Viale Migliaccio è il centro motore del paese e lungo esso si svolge la vita commerciale. Con deliberazione n° 41 del 15-09-1961, sindaco il farmacista dott. Pietro Defilippo, vennero denominate le strade del nuovo rione “Concila”, fra le quali vi era l’attuale Viale Migliaccio. Si riportano le parti propositiva e deliberativa della predetta deliberazione consiliare:
- Premette che in seguito alla costruzione di un nuovo rione in località “Conella” è sorto, nell’abitato di questo Comune, un nuovo rione
- Che in ottemperanza alle disposizioni contenute nella Legge 24-12-1954, n° 1128 e nel regolamento anagrafico del 31-1-1958, n° 136, occorre procedere alla denominazione delle strade e alla numerazione civica di tutte le abitazioni per aggiornare il registro di popolazione e lo stradario
- Che per onorare degnamente la memoria di uno dei più gloriosi figli di questa cittadina è doveroso intitolare una strada al fu Maestro Antonio Migliaccio, Sindaco di Girifalco, vissuto tra il 1830 ed il 1905, Garibaldino combattente per l’unità d’Italia, insignito della Stella al merito dell’Ordine dei Veterani del 1848-49, pittore illustre premiato alla esposizione napoletana del 1859 con una medaglia d’argento e con una di bronzo all’esposizione intemazionale di Londra del 1862, amministratore integerrimo che seppe fare del suo mandato un apostolato per il bene ed il progresso di Girifalco, tramandandoci, oltre alle sue pregiate, innumerevoli opere d’arte, oggi depositate presso il Museo d’Arte di Capodimonte in Napoli, anche quelle di saggio e avveduto amministratore, essendo stato. Egli, il promotore dell’istituzione in Girifalco dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale
- Che le altre strade possono essere intitolate ad illustri personaggi, località ed avvenimenti storici di indiscussa fama
- Invita il Consiglio a deliberare in merito.
IL CONSIGLIO
Fatta propria la proposta del Sindaco;
Vista la L.C.P.
Per alzata e seduta
Ad unanimità
DELIBERA
Di dare le seguenti denominazioni alle nuove vie sorte nel Rione “Conella”:
1°) Viale Antonio Migliaccio;
2°) Via Leonardo Da Vinci;
3°) Via Cristofaro Colombo;
4°) Via Cesare Battisti;
5°) Via Risorgimento;
6°) Via San Martino della Battaglia”.