Piazza della Repubblica - già "Uartu do cruazzu"

Una volta Piazza della Repubblica si chiamava “Uartu do cruazzu” (orto dell’orlo) perché vi era un orto ed al suo limitare un burrone. Nel 1939 in era fascista fu intitolata “Piazza Luigi Razza”, (Deliberazione del Podestà don Gregorio Tolone del 9-02-1939) in omaggio ad un ministro fascista di Vibo Valentia. In questa piazza, dove ora vi è il “Centro per gli Anziani - F. S. RICCIO” e il Distretto Scolastico, vi era la Casa del Fascio dove si riunivano gli esponenti del Partito e il Dopolavoro. (Centro ricreativo che faceva capo all’O.N.F.D., Opera Nazionale Fascista Dopolavoro) In questa piazza si svolgevano tutte le manifestazioni politiche: si facevano le adunate, si ascoltavano i discorsi del Duce, i “Bollettini del Giorno” che venivano trasmessi dall’E.I.A.R., la RAI di allora, e i commenti di Mario Appelius. Dove ora si trovano le Case Popolari vi era un grande carro armato di cemento sul quale era issato un alto pennone per l’alzabandiera. La piazza era delimitata da alberelli. Con la caduta della monarchia, il Comune le cambiò il nome intitolandola “Piazza della Repubblica”. Oggi è adibita a parcheggio; ha forma quadrangolare. Sulla piazza si affacciano: L’Istituto Tecnico per Ragionieri che si trova al piano terra del Municipio, lo stesso Municipio e l’Enel.